Ormai l’avrai capito, i panni sporchi a Comò Mag. li lava tutti Moody Jules! Ecco un nuovo appuntamento con la posta dei sentimenti e dei tormenti. Oggi Moody risponde a Pesca Bacata e al suo problemino che affligge sicuramente molti di noi: la paura della felicità. Cara Jules, siamo nelle tue mani!
Ciao Moody!
Sono Pesca Bacata e ho un problema per nulla simpatico che mi affligge da quando ero una piccola teenager vestita total Onyx: ho paura della felicità.
Appena mi rendo conto che sto proprio bene con un’altra persona, la mia mente produce un’infinità di pensieri tossici e una serie di sfortunati eventi che potrebbero capitare. Come per magia riesco solo a notare le cose che non vanno. Questa cosa è davvero una scocciatura perché mi porta a non godermi mai davvero il momento.
Per farti capire la gravità della situa: il mio ragazzo mi ama, me lo dimostra, è davvero premuroso ma io lo guardo con occhi dubbiosi e mi chiedo: “dove sta la fregatura?” Come faccio a liberarmi da questa gabbia dorata? Help!!!
Tua affezionata,
Pesca Bacata
Cara Pesca Bacata,
sappi innanzitutto che sono totalmente dalla tua parte, nel riconoscere un’arte affina dell’auto-sabotaggio. Non so quanti anni tu abbia, ma data la lucidità con cui ricordi il best-marchio dell’era teen, penso che il ragionamento che segue faccia anche al caso tuo.
Siamo nati e cresciuti a cavallo tra le audiocassette da riavvolgere con la penna bic e Spotify, secondo me è perfettamente normale che la nostra visione del futuro sia arrotolata come le cuffiette in tasca. Che proprio non ce la fai, no? E ti snervi, e tiri, e provi a far girare un nodo attorno all’altro, fin quando sbrocchi e accetti di ascoltare la musica con uno scomodo gomitolo sotto il mento.
Siamo cresciuti pensando che ci sia una ‘fregatura’, come dici tu, perché è esattamente quello che succede. Beh, è giunta l’ora di vedere il bicchiere mezzo pieno, o almeno decidersi a buttar giù d’un fiato la realtà. Le fregature ci sono e, in fin dei conti, non è un male vederle. SUL MOMENTO, però. Il male sta nell’anticiparle, o inventarle addirittura. Quello che sto cercando di dirti è che il tuo ragazzo potrebbe tranquillamente essere una fregatura, come tu per lui.
Dopo anni che il vermetto del frutto bacato ha passato a scavare, potreste svegliarvi una mattina e maturare la decisione che basta, non è più tempo per questo rapporto. Il problema, a quel punto, non è quello che provate voi ma tutto quello che vi sta attorno. Per rendere l’idea, metterei in un unico calderone: i vostri genitori (se ancora sposati o divorziati, è uguale), i Ferragnez, ‘Le pagine della nostra vita’ (vale anche ‘Dirty Dancing’ o qualsiasi cosa abbia a che fare con un lieto fine allo zucchero), i Promessi Sposi, in pratica tutta la cronostoria del sentimento eterno indietro fino ad Adamo ed Eva – per chi ci crede.
Di là dal vetro tutto è armonico, mentre al di qua la vostra vita è come un pianoforte a cui mancano dei tasti. Rimetteteli, suonate. E se ogni tanto sbagliate nota, posso dire? ‘STICAZZI.
P.s. Comunque, secondo me, era bacata pure la mela di Adamo ed Eva.
Succosi saluti,
Moody Jules
Scrivi i tuoi problemi irrisolti a moody@comomag.it oppure lasciaci un messaggio privato su Facebook e Instagram. Puoi scrivere tutto ciò che vuoi, c’è sono solo una regola molto importante: l’anonimato creativo.
Classe 1992, Moody Jules. Innamorata dell’incoerenza, ma con stile: potrei trovare un modo molto divertente per convincerti che 2 + 2 fa 5. Mi piace scrivere, e lo faccio da un po’ per me o per altri. Tranne le bio: con quelle faccio schifo. Quindi mi fermo qui.