“Precario” è un aggettivo qualificativo che indica un qualcosa di incerto, instabile, che può subire un cambiamento da un momento all’altro.
Eppure, Edizioni Precarie è una piccola realtà artigianale con una mission definita – che di precario ha ben poco –, il cui obiettivo è esplorare la precarietà, intesa come elemento intrinseco, della realtà.
Fondato nel 2013 da Carmela Dacchile, Edizioni Precarie è un laboratorio e uno studio di progettazione in cui vengono realizzati prodotti editoriali in carta alimentare.
Dove si trova: via Alessandro Paternostro 75, 90100 Palermo (PA)
Di cosa si occupa: cartoleria e prodotti editoriali a basa di carta alimentare
Per scambiare quattro chiacchiere: info@edizioniprecarie.it | +39 320 0141065
Carmela, un architetto di origine pugliese, dopo il trasferimento a Palermo e la collaborazione con alcune realtà del capoluogo siciliano, in una piovosa giornata invernale decide di dar vita a Edizioni Precarie. A lei, ben presto, si aggiungono Giulia Basile e Alessandra Figuccia.
Grazie alla commistione tra grafica e design, Edizioni Precarie si adopera al recupero della tradizione artigianale e delle storie locali attraverso l’utilizzo della carta alimentare. La carta adoperata per avvolgere carni, formaggi e salumi diventa un supporto per la scrittura, un mezzo per proteggere parole e pensieri.
I quaderni, le cartoline, i taccuini, le carte da lettere e le pubblicazioni in edizione limitata si fanno lo strumento attraverso il quale la carta alimentare trova un nuovo uso.
Edizioni Precarie sorge nel centro storico di Palermo e non è solo un laboratorio: è una scuola – Scuola Precaria – e uno spazio espositivo – Spazio Precario –, entrambi ubicati nella stessa sede delle Edizioni.
La Scuola Precaria è un luogo di incontro per professionisti e appassionati di grafica in cui si svolgono i workshop organizzati da Carmela e dalle sue colleghe.
Lo Spazio Precario, invece, è un imballaggio d’arte in cui vengono preservati ed esposti progetti di design, grafici e artistici.
Ciao, sono Federico Brentaro. Sono laureato in Scienze storiche e orientalistiche e frequento un master in Editoria. Mi piace leggere, amo le culture orientali e colleziono fototessere; quando vado al ristorante sono sempre quello che riceve il piatto per ultimo. Sono preciso, a volte un po’ bacchettone, e vivo perennemente nell’ansia.