A Elisabetta piacciono i dettagli. Sono le piccole cose che la stupiscono a dar forma ai suoi scatti: un paesaggio, un passante, un café parigino e ovviamente Venezia, con la sua laguna e gli stretti viottoli. Una città che per Elisabetta è casa, ma che è sopratutto un luogo da esplorare continuamente per scovarvi sempre qualcosa di nuovo: un sentiero non ancora battuto, un bagliore sull’acqua mai percepito prima. Lascia Venezia solo per viaggiare lontano, tra Parigi e il mondo con la sua macchina fotografica, il suo strumento veggente per sintonizzarsi con la realtà e carpirne i particolari più nascosti. Sul profilo Instagram @labettarossa racchiude tutte le esperienze vissute, per sottrarle al caos del mondo e per riconoscere lei stessa.
Irene: viaggiatrice, esploratrice, ragazza errante.
Avete presente quando si rincasa da un viaggio? Con la valigia che aspetta solo di essere disfatta? Ecco. Noi ci immaginiamo la nostra artista con uno zaino in spalla che, una volta appoggiato tra le mura di casa, non vede l’ora di essere svuotato. Ma ad uscire non sono vestiti, bensì immagini di luoghi sperduti nel mondo, fantastici, che sembra esistano apposta per essere fotografati.
Irene Tondelli infatti fotografa ma i suoi scatti, più che foto, ricordano quadri a metà tra il reale e il sogno, caratterizzati da linee di paesaggio che finiscono per confondersi con il cielo.Quando il dettaglio incontra un paesaggio quasi lunare, a Fotografia Europea 2018 nasce l’opera di Irene e Elisabetta, in grado di dare un nuovo profilo alla realtà circostante.
Specializzanda in comunicazione dalla frangia corta, con il sogno di diventare una copy. Ironica con la vita, amante della neve, di Tarantino e di tutte le ricette a base di curry. Ostile verso i tacchi e le ingiustizie, accumulatrice compulsiva di tazze e vinili usati.
Moka dipendente, riequilibrata da uno Yoga Mat.