Imparare l’arte non per metterla da parte.
L’arte.
Per alcuni fondamentale per altri inconcepibile, per molti questione di cultura, per altri è saper vivere nel senso più pratico: imparare l’arte non per metterla da parte, ma per usarla tutti i giorni. Ma come ?

I nostri incontri con lei non sempre sono appaganti come vorremmo, e spesso usciamo da un museo con un senso di delusione, di disorientamento o di inadeguatezza, chiedendoci perché la profonda esperienza che ci aspettavamo non si è verificata. E di solito la colpa la diamo a noi stessi, all’ignoranza o mancanza di sensibilità. Il problema non è in noi, ma nel modo in cui l’arte ci viene insegnata, rifilata e mostrata. L’espressione “l’arte per l’arte” respinge l’idea che essa debba avere uno scopo preciso, lasciandola così in un limbo misterioso e quindi vulnerabile. L’importanza dell’arte è di solito data per scontata, piuttosto che venir spiegata. Che abbia un valore è considerata una cosa ovvia, questo è però sbagliato, sia per chi l’ammira che per chi la salvaguarda. Lo scopo dell’arte è provocare emozioni capaci di agire sulla mente anche più dei farmaci. Esempio: mentre contempliamo un capolavoro rilasciamo dopamina, un neurotrasmettitore che regola l’umore, e non sto scherzando. Nella nostra vita, per vivere meglio, serve dunque più arte, poiché è ritenuta come qualcosa di vicino al senso stesso della vita.

Ecco dieci motivi per spingervi nel museo più vicino a voi.
- Fa bene alla salute: osservare un’opera d’arte riduce in maniera efficace ansia e depressione e, di contro, aumenta la sensazione di appagamento per la propria vita.
- Conduce alla conoscenza di sé: farci conoscere è difficile, costituiamo già un mistero per noi stessi, figuriamoci per gli altri. Ammirare l’arte ci aiuta a scoprire quel che è importante per noi ma difficile da esprimere con parole. Molto di quel che è umano non è comune nella sfera linguistica, ma può capitare di vedere un opera d’arte e di dire, confusamente ma in modo significativo: “questo sono io”.
- Prepara al successo: l’arte è fondamentale per liberare le nostre potenzialità. Non è uno strumento per pochi, ma per tutti, per sviluppare le nostre competenze in termini di pensiero creativo, fiducia, problem solving e capacità di costruire relazioni. E’ uno strumento per indurci a riflettere sul nostro presente, e un po’ sul nostro futuro, uno stimolo a comprendere che il solo fare non basta mai.
- Blocca l’effetto della tecnologia e allena il senso critico: è uno strumento per disintossicarci dai mezzi tecnologici, social network, smartphone e dispositivi della subcultura. È un ritorno alle origini, è un passo indietro che però alimenta la nostra vita. Poi, non c’è arte senza critica, e quindi ci aiuta a definire ed allenare un nostro linguaggio e senso critico, indispensabile per la vita di tutti i giorni.
- Fa riflettere: la routine ci rende meno sensibili, e viviamo in un mondo dominato da commercio e da mode. Insoddisfatti di una vita che ci sembra troppo monotona, pensiamo che “la vera vita” sia in un altro luogo. L’arte rimuove questo guscio e ci salva dall’abituale apatia verso ciò che ci circonda, recuperando in noi la sensibilità, il guardare il vecchio in modo nuovo, evitando di pensare che le novità e la moda siano le uniche vie di uscita.
- Vi rende interessante: su andiamo avete idea di cosa significa sentirvi sciorinare curiosità e aneddoti su artisti o correnti di pensiero mentre state visitando un museo con la persona verso la quale ci state provando ? Sempre meglio parlare di come si scaccolava Leonardo che di come si allaccia le scarpe Kayne West. Se siete bravi, anche se siete antipatici riceverete quello che meritate.
- Da speranza: ci scoraggiamo, siamo suscettibili ai lati negativi della vita, perdiamo occasioni di successo perché non vediamo la ragione per continuare a fare certe cose. L’arte ci mostra le cose piacevoli e confortanti. Sa che ci disperiamo con troppa facilità.
- Da equilibrio: perdiamo di vista i nostri lati migliori, non siamo un’unica persona, ma fatti di tanti “io”, e sappiamo che alcuni di questi sono meglio di altri. Manifestiamo i nostri “io” migliori a caso e, quando è troppo tardi, cerchiamo le ambizioni con poca determinazione. L’arte rappresenta con strana chiarezza la natura delle nostre qualità e le mette davanti ai nostri occhi con vari mezzi, per aiutare a riequilibrarci e guidarci verso le nostre migliori opportunità.
- Rende dignitoso il dolore: ci sentiamo isolati e perseguitati, perché non vediamo realmente i vari livelli di difficoltà. Caschiamo troppo facilmente nel panico, e non diamo il giusto significato ai nostri problemi. Siamo soli, non perché nessuno parla con noi, ma perché chi sta intorno non capisce i nostri problemi con sufficiente profondità, sincerità e pazienza. Contemplando l’arte ci ricordiamo qual è il giusto posto del dolore in vita, permettendoci così di essere meno vittime delle difficoltà, elementi legittimi di una vita nobile.
- È indispensabile: l’arte è il sangue nelle vene della storia del mondo. Non esistono società senza arte e se ci fossero morirebbero dissanguate. Ragazzi, l’arte è indispensabile. Punto.

Amo la musica e l’arte in tutte le loro forme, le bici a scatto fisso, la letteratura sudamericana, il mascarpone senza amaretti, la fotografia in bianco e nero, le Volvo e cucinare. Odio la maionese, il mascarpone con gli amaretti, i dentisti, i gatti e la matematica ! Da grande ho sempre sognato di fare il pompiere, ma credo che viaggiare-cucinare-scrivere sia la giusta alternativa. Studio architettura part-time a Milano.