Oggi sul Comò è venuta a trovarci una nuova amica che ha fatto della bellezza e della ricerca di ispirazione il suo punto di forza. Si chiama Sarah Bianchi ed è una content creator amata sia sui social sia sul web.
Chic Neverland è l’isola virtuale in cui parla di moda e di beauty e, attraverso le meravigliose foto che scatta, racconta dei suoi viaggi in giro per il mondo.
Sarah è un vero talento e noi non vediamo l’ora di poter fare un viaggio in sua compagnia!
Attualmente nel mio cassetto c’è un organizer personalizzato in cui raccolgo idee, pensieri e liste di valori e obiettivi ritrovati.
Scrivere mi aiuta moltissimo a focalizzare le energie, per me è l’unico mezzo in grado di far evolvere i ragionamenti che altrimenti resterebbero imprigionati tra le pareti della mia mente.
Nel 2010 Chic Neverland nasce come blog personale dalla necessità di mettermi alla prova. Avevo un’idea di me, di come mi sarebbe piaciuto essere e di cosa avrei voluto indossare, ma per la pigrizia che deriva dalla quotidianità di una studentessa di architettura finivo sempre col privilegiare routine e abitudini.
Avere come obiettivo il “dover” scattare foto dei miei look da condividere sul blog mi spronava ad avvicinarmi a quella versione di me che volevo diventare. Riesco a spiegare tutto questo con cognizione solo col senno di poi, perché non c’era nessun programma, nessun obiettivo. Solo recentemente mi sono resa conto di quanto questa motivazione sia sempre rimasta alla base di tutto ciò che ho fatto negli ultimi dieci anni, evolvendosi insieme a me nel tempo.
Ho capito infatti che lo scopo che mi anima e mi motiva ogni giorno è cercare di ispirare – me stessa in primis e poi gli altri – a creare per noi stessi la vita che vorremmo vivere, avvicinandoci il più possibile alla migliore versione di noi stessi.
Possibilmente rendendo il mondo un posto migliore nel processo.
Chic Neverland così come la mia comunicazione su IG non sono settoriali, non trattano infatti specifici argomenti. Ciò che lega tutto sono i valori che stanno alla base della scelta di cosa trattare e come trattarlo.
Che si tratti di un prodotto beauty, di un brand di abbigliamento, di un hotel o di un itinerario, tutto viene scelto seguendo il principio accennato nella riposta precedente.
È fondamentale che ogni elemento sia significativo, che abbia un perché. Può essere la sua storia, la qualità dei suoi materiali, la particolarità di alcune caratteristiche che lo contraddistinguono.
Sono convita che nel momento storico in cui siamo, quando ci troviamo a dover scegliere qualcosa che entri a far parte della nostra vita, come può essere un acquisto, un viaggio, una lettura o un’esperienza, e per il quale quindi dobbiamo privarci di denaro e tempo – poco e pertanto prezioso –, abbiamo bisogno che ciò in cui investiamo sia qualcosa che ci arricchisca, che aggiunga valore.
Sentiamo la necessità di fare scelte consapevoli, diverse magari da quelle che avremmo fatto fino a qualche anno fa perché diversa è la realtà in cui viviamo.
Non abbiamo più “necessità” di nulla perché tutto è a portata di mano, ora ciò che fa davvero la differenza è il valore aggiunto che ciò che scegliamo ci può dare.
È secondo questa idea che scelgo argomenti ed elementi che fanno parte della mia comunicazione – ed ovviamente della mia vita.
Mi manca ancora tantissimo da vedere e spero davvero di aver modo di tornare a provare quelle sensazioni di liberà e ispirazione che solo il viaggio è in grado di regalare. Uno dei tanti luoghi nella wishlist è il Giappone.
Mentre in assoluto il posto nel mondo a cui – a oggi – sono più affezionata è New York.
Era un mio sogno da adolescente; ho risparmiato durante tutti gli anni di università e dopo essermi laureata ho acquistato i primi biglietti aerei.
Durante le prime due settimane nella Grande Mela mi sentivo come se la conoscessi da una vita, come se ci fossimo sempre appartenute. Quella è la sensazione che me la fa amare, non tanto le mille cose da fare e da vedere, ma la sua attitudine a farti sentire come se fosse casa già alla prima vista dello skyline di Manhattan, seduta in un taxi che percorre il ponte in arrivo dal JFK.
Ci sono stata quattro volte per un totale di due mesi, e non vedo l’ora di poterci tornare.
Ehehe questo è difficile perché lo devo ancora trovare.
Io solitamente penso alle occasioni d’uso che il viaggio prevede e provo i look completi per trovare quelli che più mi convincono da portare con me. Poi aggiungo qualche pezzo particolarmente comodo, da sostituire in caso il giorno in questione non abbia per nulla voglia di indossare le cose che mi ero prefissata.
Nella mia valigia non manca mai il phon. Ho moltissimi capelli che sono complicati da gestire, e anche se in alcuni hotel se ne trovano di ottima qualità, sono terrorizzata di separarmi dal mio.
Per me bellezza non è effimera apparenza ma un elegante equilibrio tra estetica e valori.
La mia forma d’arte preferita è la fotografia. Quindi cerco ispirazione principalmente esplorando quel mondo osservando il lavoro di chi ha già avuto modo di creare bellezza tramite il suo occhio.
Riviste, libri e, ovviamente, il web.
Occhiali rosa? Bè il mio mondo ideale!
Ciao, sono Federico Brentaro. Sono laureato in Scienze storiche e orientalistiche e frequento un master in Editoria. Mi piace leggere, amo le culture orientali e colleziono fototessere; quando vado al ristorante sono sempre quello che riceve il piatto per ultimo. Sono preciso, a volte un po’ bacchettone, e vivo perennemente nell’ansia.